mercoledì, maggio 03, 2006

Agire direttamente sul prezzo del petrolio (copia, e incolla)

COME AVERE LA BENZINA A META' PREZZO!!!!!!

Anche se non hai la macchina, per favore fai circolare il messaggio
agli amici.
Benzina a metà Prezzo....... Diamoci da fare...
Siamo venuti a sapere di un'azione comune per esercitare il nostro
potere nei confronti delle compagnie petrolifere.
Si sente dire che la benzina aumenterà ancora fino a 1.50 euro al
litro.
UNITI possiamo far abbassare il prezzo muovendoci insieme, in modo
intelligente e solidale.
Ecco come:
La parola d'ordine è "colpire il portafoglio delle compagnie
senza lederci da soli".

Posto che l'idea di non comprare la benzina in un determinato giorno
ha fatto ridere le compagnie (sanno benissimo che, per noi, si tratta
solo di un pieno.. differito, perché alla fine ne abbiamo bisogno!),
c'è un sistema che invece li farà ridere pochissimo, purché si agisca in
tanti.

I petrolieri e l'OPEC ci hanno condizionati a credere che un
prezzo che varia tra 1 euro e 1,30 euro al litro sia un buon prezzo, ma noi possiamo
far loro scoprire che un prezzo ragionevole anche per loro é circa la
metà.

I consumatori possono incidere moltissimo sulle politiche delle
aziende; bisogna usare il potere che abbiamo.
La proposta è che, da qui alla fine dell'anno, non si compri più
benzina delle due più grosse compagnie, SHELL e ESSO, che peraltro ormai
formano una unica compagnia.
Se non venderanno più benzina, saranno obbligate a calare i prezzi.
Se queste due compagnie calano i prezzi, le altre dovranno per forza
adeguarsi.
Per farcela, però dobbiamo essere milioni di non clienti di Esso e
Shell, in tutto il mondo.
Questo messaggio, proveniente dalla Francia, è stato inviato a una
trentina di persone; se ciascuna di queste aderisce e a sua volta lo
trasmette a...diciamo una decina di amici, siamo a trecento.
Se questi fanno altrettanto, siamo a 3000, e così via.
Di questo passo, quando questo messaggio sarà arrivato alla...
settima "generazione", avremo raggiunto e informato trenta
milioni di consumatori!
Inviate dunque questo messaggio a dieci persone, chiedendo loro di
fare altrettanto.
Se tutti sono abbastanza veloci nell'agire, potremmo
sensibilizzare circa 300 milioni di persone in otto giorni !
E' certo che, ad agire così, non abbiamo niente da perdere, non
vi pare?

Rinunciamo per per un po' ai bollini e i regali e le baggianate
che ci vincolano a queste compagnie.
Coraggio diamoci da fare !

Ulteriori considerazioni
Shell e Esso figurano inoltre tra i finanziatori della guerra contro le persone che vivono in Iraq: sono quindi responsabili di centinaia di migliaia di persone uccise; il loro unico obiettivo è stato ed è (vedi prossima guerra contro le persone dell'Iran) il controllo del prezzo del greggio.

Ancora, sul Corriere.it di oggi (e non mi stanco mai di ripeterlo in modo sempre più divertito: giornale di sinistra), proprio mentre in questi giorni sta girando su Internet il succitato messaggio, compare in prima pagina (ed è la prima volta che la vedo) una tabella dei prezzi del giorno della benzina offerta dalle varie compagnie petrolifere. L'istinto di noi scimmie è andare a vedere quella che costa meno, e correre a cercare il rifornitore in questione.
Non credo di sbagliarmi se dico che se questa tabella continuerà a essere aggiornata quotidianamente, ogni giorno avremo un vincitore di generosità diverso, e ogni giorno noi scimmie saremo tentati di cambiare rifornitore, così da versare i nostri soldi nel conto di un gestore diverso ogni giorno.
E la coincidenza è che l'effetto ottenuto è proprio l'opposto di quello che si ottiene col messaggio (che sta spopolando) succitato.

E io non ho mai creduto alle coincidenze.

A quanti di voi pensano che i giornali pubblichino la tabella per farci risparmiare, posso subito dire che se le cose stessero così, in prima pagina vedreste piuttosto pubblicato il messaggio succitato, essendo tra l'altro assolutamente legale.

Ciao a tutti, colleghi di codice genetico difettoso.

lunedì, aprile 17, 2006

E tu, non festeggi? Ahahah

Ahahah ormai i giornali allineati, in preda a un delirio di onnipotenza, schiaffano in prima pagina e come prima notizia l'esultanza del risultato ottenuto: 71 dollari al barile.

Il titolo è bellissimo: sembra si parli di un atleta italiano di cui essere orgogliosi; che so:

Mennea da record: vola sotto i 10''

E poi anche il resto è bellissimo:

- Nuovo massimo storico

- Messo a segno un guadagno di 83 centesimi

Ahahahahah ormai è proprio spudorata la cosa..."messo a segno"..."guadagno"...è bellissimo!! :)

E poi la immancabile, geniale, spiegazione degli esperti. L'acuirsi della ribellione in Nigeria ahahahahahahahahahaha.

Forza ragazzi! Viva la libertà e la democrazia!

Ci vediamo al benzinaio!

sabato, aprile 15, 2006

Come può essere

Penso spesso a quell'italiano su 5 che alle politiche ha espresso la preferenza che sapete.

Siamo arrivati a una situazione in cui piu' persone, per il fatto di aver trovato lavoro, mi dicono: "eh...ringrazia Silvio".

Ormai siamo al delirio più totale. Credo che 1 persona su 5 abbia perso il senno di ciò che dice.

Prima di quest'era mediatica, il lavoro si trovava, i nostri padri lavoravano tutti, a parte il sud soffocato da un marcio interno.

Ora il tasso di disoccupazione non è mai stato così alto, e questo nonostante vari trucchetti statistici, come quello di togliere gli studenti dalla voce "disoccupati", e spostarli sulla più conveniente "occupati" (credo che arrivati a questo punto del delirio, qualcuno possa anche dire "è giusto").

Insomma nonostante questo, il tasso di disoccupazione attuale è di fatto il più basso mai registrato, nonostante si sia anche falsato il misuratore.

Oltretutto il lavoro che ora si trova, non ti basta per vivere, ma per sopravvivere.

Beh, prima non era così. Con i ladri della DC almeno si viveva. Con dei sacrifici ci si poteva comprare la casa. Ora? Ora no.

E allora penso: com'è possibile che la gente sia arrivata a dirmi "ringrazia Silvio" perchè ho trovato lavoro?

Mi vengono in mente quei rapporti sentimentali in cui una delle due parti riesce a ridurre l'altro/a uno straccio/a, togliendogli/le autostima, affetto, attenzione, per poi sentirsi ringraziare quando degna l'altro/a di uno sguardo.

Oppure mi è venuto in mente un servizio visto alle Iene sul marketing multilevel anni fa. Purtroppo non sono riuscito a trovarlo, troppo vecchio forse (del 1999), ma ho trovato il seguito, e credo possa rendere lo stesso l'idea.

Guardatelo.

In questo servizio sono invece messe in luce le tecniche di convincimento utilizzate da questi capi dei capi e dai suoi adepti.

Guardate anche questo, perchè è davvero interessante.

Io credo che una persona su 5 in questo paese sia stato coinvolto in un processo simile.

Mi raccomando, siate ottimisti!

E che sempre sia ringraziato, per il bene che ci vuole.

mercoledì, aprile 05, 2006

L'ermetismo del tifoso

Stavo andando a verbalizzare un esame, quando mi sono imbattuto in questa scritta. L'ho dovuta fotografare col mio telefonino.


In un calcio dominato da infinite chiacchiere e polemiche sterili, a volte bastano poche sillabe.

martedì, aprile 04, 2006

C'è qualcosa di ben più grave di quel "coglioni"

Sono talmente nauseato di parlare e sentire parlare di Silvio Berlusconi che mi viene da vomitare.

Il modo in cui ha trasformato il nostro grande paese in un branco di beceri fomentati, riducendoli al ruolo di spettatori televisivi e consumatori, ormai mi suscita solamente silenzioso ribrezzo.

Non mi turba il suo chiamare gli italiani coglioni, non mi stupisce affatto. Da coglioni vi ha trattato (mi riferisco a chi lo vota o a chi lo difende), illudendovi con le sue promesse, ipnotizzandovi con le tette e i culi e la tv trash, rendendovi schiavi del calcio parlato, facendovi spendere quasi tutto cio' che avevate (trasformandovi in inguaribili e sprovveduti ottimisti) in telefonini/assicurazioni/abbonamenti via cavo/affitto per la casa/benzina, fomentandovi contro un nemico che non esiste, lasciandovi con 1000 euro al mese, stroncando di fatto ogni possibilita' di pianificazione del vostro futuro (se avete mamma e papa' alle spalle beh allora si').

Non mi stupisce che abbia espresso cio' che ha sempre pensato: gli italiani sono coglioni. Lui su questa certezza ha guadagnato una fortuna, ha spostato i soldi dalle vostre (e dalle mie) tasche alle sue, vi ha (ci ha) ridotti lo zimbello del mondo, facendovi bere la balla che siamo rispettati nel mondo.

Gli e' scappato cio' che ha sempre pensato. Non c'e' da stupirsi.

Cio' che invece mi ha davvero indignato, e che e' passato stupidamente in secondo piano, e' la seguente affermazione:

La magistratura è «il cancro del paese. Io sono l'unico di dire queste cose. A dimostrarlo è il caso del piccolo Tommaso». In Italia i magistrati «perdono il loro tempo a seguire gli imprenditori» e invece «lasciano in giro qualcuno già condannato e che ha compiuto misfatti efferati come nel caso di questa povera creatura»

Utilizza la tragedia di un bambino barbaramente massacrato (da un vigliacco che non merita altro che il carcere a vita e i lavori forzati, non la pena di morte), per continuare la sua campagna di odio verso la magistratura, rea solamente di voler applicare la legge, che a lui e' tanto scomoda.

Questo e' non avere scrupoli. Questo e' essere capaci di qualsiasi efferatezza. Questo e' essere mafioso. Portarti al bar con un sorriso, farti ubriacare e poi chiamare gli amici per massacrarti a sprangate.


Ciao a tutti, coglioni.

sabato, aprile 01, 2006

Trasposizione geografica della guerra in Iraq

Questo post lo dedico a coloro che non abbiano condannato (e che continuano a non farlo) la guerra in Iraq. Mi rivolgo quindi a voi.

Immagino che il motivo per cui considerate giusta questa guerra, sia per i principî di libertà e democrazia. Un dittatore cruento e' stato deposto. Giusto quindi ricorrere a ogni mezzo, a costo di sacrificare delle persone, in nome di principî giusti e universali.

Proviamo ad astrarre il problema, e vederla cosi':

in Italia si insedia un dittatore comunista, che fa stragi di persone innocenti e impedisce qualsiasi forma di espressione (se vi fa piacere, e se la vostra fantasia e' stata eccitata fino a questo punto, potete pensare che questo dittatore possa essere Bertinotti o Diliberto).
Odiamo tutti ovviamente il dittatore e il regime cui l'Italia e' sottoposta.

Immaginate che il governo americano decida di volerci liberare da questo regime.

Attacca militarmente l'Italia. Carri armati, elicotteri d'assalto, caccia supersonici, soldati armati fino ai denti sono d'improvviso nel nostro paese.

I soldati americani dopo una prima fase, cominciano a sparare a tutti, perche' ognuno di noi e' un potenziale pericoloso comunista e terrorista. Ognuno di noi potrebbe avere un'arma per sparargli. Non possono distinguere chi vuole questo regime da chi non lo vuole. Uscire di casa potrebbe essere un errore fatale.

Vengono *rase al suolo* Roma, Torino, Palermo, Milano, Napoli, Bologna, e tutte le nostre grandi citta'. Ridotti in pietre Duomo di Milano, Colosseo, Teatro Politeama di Palermo, la Mole Antonelliana, il Maschio Angioino; qualsiasi cosa di cui siamo ancora tutti fieri e a cui teniamo tutti. Tutto distrutto.
Nell'attacco liberatorio muoiono molti dei vostri familiari (con buona probabilita' tutti), e molti dei vostri amici.

Il dittatore e' stato deposto, ma l'Italia e' rasa al suolo. Il nostro paese e' distrutto. Sono morti centinaia di migliaia di italiani.


Sareste ancora disposti a difendere questa azione? Davvero avreste desiderato una tale risoluzione?

lunedì, marzo 27, 2006

Il pericolo di uno stato forte

Leggete qui.

Questa notizia e' apparsa oggi sul Corriere della Sera, e misteriosamente e' scomparsa subito (non e' nemmeno passata per le notizie piccole riportate in basso, come invece succede praticamente sempre).

L'UE vuole imporre a quelle 5 o 6 enormi compagnie telefoniche di ridurre gli assurdi prezzi del roaming internazionale, ossia le tariffe per chiamare all'estero da e verso il proprio paese di appartenenza all'Unione Europea.

Non scordero' mai quando prima di partire per la Germania telefonai all'assistenza del mio operatore telefonico (inutile che dica quale, tanto si muovono con armoniosa e stupefacente sincronia), chiedendo loro quanto mi sarebbe costato chiamare dall'estero. Mi risposero letteralmente:

- "costa solo 200 centesimi al minuto!"

- "ma sono 2 euro al minuto", risposi io.

- "si'...", rispose l'operatore al soldo dei ladri.

Questo mi da' lo spunto per far notare a coloro che vengono ogni giorno influenzati da parole mistificatrici riguardo al pericolo di uno stato forte, che e' sempre associato in qualche modo a Stalin, cruento e spietato dittatore.

Dal canto loro le aziende interessate contestano duramente l'iniziativa (ma va), dicendo (e cito l'articolo che cita loro, che guardacaso parlano per via di un'unica bocca) che la proposta «non è necessaria ed è potenzialmente dannosa per l'industria europea delle telecomunicazioni».

Questo mi piace.

Mi piace quando si dicono cose come queste: "dannosa per l'industria europea delle telecomunicazioni". Con questa e con tutte le frasi a questa paragonabili, i grandi gruppi che controllano un certo mercato vogliono farci credere che potremmo rimetterci anche noi, se loro vanno male. E tanta gente ci crede.
In che modo possiamo rimetterci, di grazia? Non potendo lavorare al customer care di uno di questi operatori, drammaticamente sottopagati rispetto alla media europea (in Irlanda del Nord per esempio un mio amico prendeva 1700 euro netti per fare lo stesso lavoro)? O in quale altro modo? Dovendo forse fare a meno dell'invasione pubblicitaria da vomito (con spot offensivi per le facolta' di pensiero umane) cui siamo costretti?

Oppure dovremmo forse fare a meno del fatto che da qualche tempo loro ci fanno parlare GRATIS, una vera e propria rivoluzione?

Vi faccio solo un esempio, per il resto potete ragionare analogamente.

Vodafone Revolution. Avete sentito? Parliamo tutti GRATIS.

Vediamo cosa dice l'offerta: e' trasparentemente e immediatamente visibile al sito www.vodafone.it, dopo aver cliccato su un banner con tre facce sorridentissime (con scritto solo 190.it), poi su un link che dice "Una vera Revolution!
Con Vodafone Revolution e Vodafone Infinity dopo
il primo minuto parli gratis. Per sempre!", da li' su un link che dice "Vodafone Revolution
Puoi parlare con chi vuoi e quanto vuoi.
Una vera Revolution.", per arrivare qui:

***
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Con 1 euro al giorno parli con tutti i numeri nazionali, pagando solo il primo minuto di ogni chiamata, fino ad un massimo di 1500 minuti al mese.
Leggi tutti i dettagli relativi al piano.
***

Gia' qui c'e' la prima sorpresa: fino ad un massimo di 1500 minuti. Ma come, non era per sempre?
Ma non posso fare a meno di seguire quel subdolo link: dettagli.

Potete leggerlo da voi cliccando sul suddetto link, ma volete sapere in "breve" cosa dice?

Dovete pagare 30 euro al mese (gia' qui decadrebbe il concetto di gratis), piu' 8 euro di attivazione. Non vi basta?
Abbiamo detto che non potete chiamare piu' di 1500 minuti (25 ore).
Le chiamate che fate non possono durare piu' di 30 minuti (per sempre?).
Pagate solo il primo minuto: scatto alla risposta + primo minuto = 30 centesimi.

Questo significa che continuando a dargli 30 euro al mese + gli 8 di attivazione, facendo 10 microchiamate spendete cmq 3 euro.

Una vera revolution! Prima costava molto meno!

Ma abbiate fede: la concorrenza costringera' le aziende ad abbassare i prezzi ahahaha.

Vostro Montezuma

domenica, marzo 26, 2006

Acqua

Una delle cose su cui mi interrogo maggiormente, è la allarmante carenza d’acqua potabile, un pericolo che minaccia l’intera umanità. Ne parlano giornali, televisioni, radio.

Lo vediamo anche nell’Italia del Sud: dai rubinetti esce acqua marrone, e spesso si parla di siccità. Sta finendo proprio, l’acqua potabile.

Poi accendo la televisione. C’è la pubblicità. 3 sono di automobili. 3 di telefonini. 4 di acqua. Potabile.

Al supermercato: pieno d’acqua. Potabile. Imbustata, nelle bottiglie, con l’etichetta.

Non posso fare a meno di notare l’incongruenza.

Dai rubinetti no, in vendita sì. Persino con le bollicine, chimicamente aggiunte.

Poi mi faccio una passeggiata a Roma. Eccolo, eterno, un capolavoro di ingegneria idraulica: l’acquedotto romano.

Grazie a tale opera, un cittadino romano dell’età imperiale avrebbe potuto consumare 1000 litri di acqua al giorno. Il doppio di quanto può fare oggi un cittadino della capitale.

I romani non portavano l’acqua solo a Roma. Ma arrivava senza sforzo (e con costi di manutenzione irrisori) in tutti i suoi domini.

Arrivava a Ischia. In Toscana. A Bologna. In Croazia. E poi sì, persino a Catania. Anche la Sardegna aveva l’acqua, grazie agli acquedotti romani.

E l’acquedotto funziona ancora.

Circa un quinto dell'approvvigionamento idrico attuale della città di Bologna è tuttora fornito dall’acquedotto romano. A Roma si beve ancora grazie all’acquedotto.

Ecco. Questa è tecnologia di 2000 anni fa. 2000 anni fa ci si riusciva. E oggi no? Come dicono i nonni, “mandiamo i razzi sulla luna”, e non riusciamo a portare l’acqua al Sud?

L’acqua potabile si prende dal mare. Ci sono cose chiamate desalinizzatori. Sono comunemente usate nei paesi in cui l’acqua sorgiva manca davvero, come la Libia. L’acqua si prende dal mare, si passa in un filtro, et voilà: acqua potabile. I più viziati potrebbero aggiungerci anche le bollicine.

Insomma, in bottiglia ci arriva, nel rubinetto no. Al rubinetto costa 10 lire al litro, che vanno al comune per ripagare i costi di manutenzione dell’impianto. In bottiglia 1000 lire, che vanno a riempire le tasche già piene di un individuo ciccione.

Mi sta sorgendo un dubbio

Poi mi viene in mente quell’acqua...come si chiama? Ah, “Acqua Cutolo”. Cutolo. A me sto nome mi ricorda qualcosa...