lunedì, aprile 17, 2006

E tu, non festeggi? Ahahah

Ahahah ormai i giornali allineati, in preda a un delirio di onnipotenza, schiaffano in prima pagina e come prima notizia l'esultanza del risultato ottenuto: 71 dollari al barile.

Il titolo è bellissimo: sembra si parli di un atleta italiano di cui essere orgogliosi; che so:

Mennea da record: vola sotto i 10''

E poi anche il resto è bellissimo:

- Nuovo massimo storico

- Messo a segno un guadagno di 83 centesimi

Ahahahahah ormai è proprio spudorata la cosa..."messo a segno"..."guadagno"...è bellissimo!! :)

E poi la immancabile, geniale, spiegazione degli esperti. L'acuirsi della ribellione in Nigeria ahahahahahahahahahaha.

Forza ragazzi! Viva la libertà e la democrazia!

Ci vediamo al benzinaio!

sabato, aprile 15, 2006

Come può essere

Penso spesso a quell'italiano su 5 che alle politiche ha espresso la preferenza che sapete.

Siamo arrivati a una situazione in cui piu' persone, per il fatto di aver trovato lavoro, mi dicono: "eh...ringrazia Silvio".

Ormai siamo al delirio più totale. Credo che 1 persona su 5 abbia perso il senno di ciò che dice.

Prima di quest'era mediatica, il lavoro si trovava, i nostri padri lavoravano tutti, a parte il sud soffocato da un marcio interno.

Ora il tasso di disoccupazione non è mai stato così alto, e questo nonostante vari trucchetti statistici, come quello di togliere gli studenti dalla voce "disoccupati", e spostarli sulla più conveniente "occupati" (credo che arrivati a questo punto del delirio, qualcuno possa anche dire "è giusto").

Insomma nonostante questo, il tasso di disoccupazione attuale è di fatto il più basso mai registrato, nonostante si sia anche falsato il misuratore.

Oltretutto il lavoro che ora si trova, non ti basta per vivere, ma per sopravvivere.

Beh, prima non era così. Con i ladri della DC almeno si viveva. Con dei sacrifici ci si poteva comprare la casa. Ora? Ora no.

E allora penso: com'è possibile che la gente sia arrivata a dirmi "ringrazia Silvio" perchè ho trovato lavoro?

Mi vengono in mente quei rapporti sentimentali in cui una delle due parti riesce a ridurre l'altro/a uno straccio/a, togliendogli/le autostima, affetto, attenzione, per poi sentirsi ringraziare quando degna l'altro/a di uno sguardo.

Oppure mi è venuto in mente un servizio visto alle Iene sul marketing multilevel anni fa. Purtroppo non sono riuscito a trovarlo, troppo vecchio forse (del 1999), ma ho trovato il seguito, e credo possa rendere lo stesso l'idea.

Guardatelo.

In questo servizio sono invece messe in luce le tecniche di convincimento utilizzate da questi capi dei capi e dai suoi adepti.

Guardate anche questo, perchè è davvero interessante.

Io credo che una persona su 5 in questo paese sia stato coinvolto in un processo simile.

Mi raccomando, siate ottimisti!

E che sempre sia ringraziato, per il bene che ci vuole.

mercoledì, aprile 05, 2006

L'ermetismo del tifoso

Stavo andando a verbalizzare un esame, quando mi sono imbattuto in questa scritta. L'ho dovuta fotografare col mio telefonino.


In un calcio dominato da infinite chiacchiere e polemiche sterili, a volte bastano poche sillabe.

martedì, aprile 04, 2006

C'è qualcosa di ben più grave di quel "coglioni"

Sono talmente nauseato di parlare e sentire parlare di Silvio Berlusconi che mi viene da vomitare.

Il modo in cui ha trasformato il nostro grande paese in un branco di beceri fomentati, riducendoli al ruolo di spettatori televisivi e consumatori, ormai mi suscita solamente silenzioso ribrezzo.

Non mi turba il suo chiamare gli italiani coglioni, non mi stupisce affatto. Da coglioni vi ha trattato (mi riferisco a chi lo vota o a chi lo difende), illudendovi con le sue promesse, ipnotizzandovi con le tette e i culi e la tv trash, rendendovi schiavi del calcio parlato, facendovi spendere quasi tutto cio' che avevate (trasformandovi in inguaribili e sprovveduti ottimisti) in telefonini/assicurazioni/abbonamenti via cavo/affitto per la casa/benzina, fomentandovi contro un nemico che non esiste, lasciandovi con 1000 euro al mese, stroncando di fatto ogni possibilita' di pianificazione del vostro futuro (se avete mamma e papa' alle spalle beh allora si').

Non mi stupisce che abbia espresso cio' che ha sempre pensato: gli italiani sono coglioni. Lui su questa certezza ha guadagnato una fortuna, ha spostato i soldi dalle vostre (e dalle mie) tasche alle sue, vi ha (ci ha) ridotti lo zimbello del mondo, facendovi bere la balla che siamo rispettati nel mondo.

Gli e' scappato cio' che ha sempre pensato. Non c'e' da stupirsi.

Cio' che invece mi ha davvero indignato, e che e' passato stupidamente in secondo piano, e' la seguente affermazione:

La magistratura è «il cancro del paese. Io sono l'unico di dire queste cose. A dimostrarlo è il caso del piccolo Tommaso». In Italia i magistrati «perdono il loro tempo a seguire gli imprenditori» e invece «lasciano in giro qualcuno già condannato e che ha compiuto misfatti efferati come nel caso di questa povera creatura»

Utilizza la tragedia di un bambino barbaramente massacrato (da un vigliacco che non merita altro che il carcere a vita e i lavori forzati, non la pena di morte), per continuare la sua campagna di odio verso la magistratura, rea solamente di voler applicare la legge, che a lui e' tanto scomoda.

Questo e' non avere scrupoli. Questo e' essere capaci di qualsiasi efferatezza. Questo e' essere mafioso. Portarti al bar con un sorriso, farti ubriacare e poi chiamare gli amici per massacrarti a sprangate.


Ciao a tutti, coglioni.

sabato, aprile 01, 2006

Trasposizione geografica della guerra in Iraq

Questo post lo dedico a coloro che non abbiano condannato (e che continuano a non farlo) la guerra in Iraq. Mi rivolgo quindi a voi.

Immagino che il motivo per cui considerate giusta questa guerra, sia per i principî di libertà e democrazia. Un dittatore cruento e' stato deposto. Giusto quindi ricorrere a ogni mezzo, a costo di sacrificare delle persone, in nome di principî giusti e universali.

Proviamo ad astrarre il problema, e vederla cosi':

in Italia si insedia un dittatore comunista, che fa stragi di persone innocenti e impedisce qualsiasi forma di espressione (se vi fa piacere, e se la vostra fantasia e' stata eccitata fino a questo punto, potete pensare che questo dittatore possa essere Bertinotti o Diliberto).
Odiamo tutti ovviamente il dittatore e il regime cui l'Italia e' sottoposta.

Immaginate che il governo americano decida di volerci liberare da questo regime.

Attacca militarmente l'Italia. Carri armati, elicotteri d'assalto, caccia supersonici, soldati armati fino ai denti sono d'improvviso nel nostro paese.

I soldati americani dopo una prima fase, cominciano a sparare a tutti, perche' ognuno di noi e' un potenziale pericoloso comunista e terrorista. Ognuno di noi potrebbe avere un'arma per sparargli. Non possono distinguere chi vuole questo regime da chi non lo vuole. Uscire di casa potrebbe essere un errore fatale.

Vengono *rase al suolo* Roma, Torino, Palermo, Milano, Napoli, Bologna, e tutte le nostre grandi citta'. Ridotti in pietre Duomo di Milano, Colosseo, Teatro Politeama di Palermo, la Mole Antonelliana, il Maschio Angioino; qualsiasi cosa di cui siamo ancora tutti fieri e a cui teniamo tutti. Tutto distrutto.
Nell'attacco liberatorio muoiono molti dei vostri familiari (con buona probabilita' tutti), e molti dei vostri amici.

Il dittatore e' stato deposto, ma l'Italia e' rasa al suolo. Il nostro paese e' distrutto. Sono morti centinaia di migliaia di italiani.


Sareste ancora disposti a difendere questa azione? Davvero avreste desiderato una tale risoluzione?